All’asta una scarpa di seta della regina di Francia Maria Antonietta che fu giustiziata durante la Rivoluzione francese.
La scarpa andrà all’asta domenica con un prezzo di partenza di 10.000 euro.
La vendita si svolge presso la Reggia di Versailles, dove la regina – passata alla storia come simbolo degli eccessi della monarchia francese – e il re Luigi XVI furono processati prima di essere ghigliottinati nel 1793.
La scarpa porta il suo nome sul tallone e l’impiegata della casa d’aste che sta conducendo la vendita ha detto che si pensa che l’abbia indossata regolarmente durante la vita quotidiana nel palazzo.
Durante la Rivoluzione francese, le scarpe finirono in possesso di Marie-Emilie Leschevin, amica intima e serva della regina; il cui marito fu poi ucciso dalla ghigliottina. La sua famiglia lo tenne per generazioni prima che venisse messo all’asta 227 anni dopo la sua morte.
“Questa asta sta arrivando in un momento in cui i francesi stanno affrontando reali incertezze sui loro valori e molti di loro sono coinvolti nella storia della Francia”, ha detto Osenat.
“Maria Antonietta è una persona che suscita l’interesse di tutto il mondo”. Il 19 maggio di quest’anno il Palazzo Luigi XIV ha riaperto per ricevere 800 visitatori ogni mezz’ora.
Versailles è uno dei patrimoni più famosi al mondo ed è anche una testimonianza della monarchia assoluta di Luigi XIV o, come è noto dalla storia, il Re Sole.
Luigi XIV era noto per il suo “narcisismo” e la debolezza con la sua vita lussuosa. Con la riapertura della Reggia di Versailles la Francia si è assicurata turisti appassionati di storia e non solo da tutto il mondo.
Cosa rende Maria Antonietta un personaggio che suscita l’interesse globale? Maria Antonietta fu l’ultima regina francese e una delle cause della storica Rivoluzione francese del 1789.
La sua figura storica di conseguenza non è nota ed è seguita con curiosità per un governo degno o corretto; ma per il fatto che a parte la rivoluzione il suo confronto con il popolo francese che come sappiamo dalla storia è stato in carestia, è un po’ considerato ridicolo.
Proveniente dall’Austria e con la grande ‘passione’ di consumare dolci la sua fine, sarebbe ironicamente amara, con una morte ghigliottinata nel 1973.
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