Biden mette in guardia la Russia sull’Ucraina: non accettiamo le tue linee rosse.
Joe Biden ha avvertito che non accetterà le “linee rosse” stabilite da Mosca; mentre crescono i timori che la Russia stia pianificando una nuova invasione dell’Ucraina.
Il presidente degli Stati Uniti ha affermato che avrebbe reso “molto, molto difficile” per la Russia invadere il suo vicino.
Nel frattempo, i media statunitensi hanno riferito che i funzionari dell’intelligence temono che un’invasione possa iniziare all’inizio del 2022, riporta la BBC .
Ciò avviene dopo che l’Ucraina ha affermato che la Russia ha aumentato il numero di soldati al confine, dove ha raccolto circa 94 mila soldati. Questa settimana è prevista una videochiamata tra il presidente russo Vladimir Putin e Biden per allentare le tensioni.
Il presidente degli Stati Uniti ha detto ai giornalisti che si aspetta una lunga discussione con il leader russo e ha avvertito che non avrebbe “accettato le linee rosse di nessuno”.
“Quello che sto facendo è riunire quella che ritengo sia la serie di iniziative più completa e significativa per rendere molto, molto difficile per Putin continuare a fare ciò che le persone sono preoccupate che farà”, ha detto Biden.
Sebbene Biden non abbia specificato quali azioni precise gli Stati Uniti intendono intraprendere, i funzionari statunitensi e ucraini hanno nuovamente avvertito questa settimana che sono sul tavolo dure sanzioni economiche contro la Russia.
I commenti di Biden arrivano dopo che il New York Times ha riferito che i funzionari dell’intelligence statunitense temono che il Cremlino stia pianificando un’offensiva su molti fronti all’inizio del prossimo anno, tra cui fino a 175.000 soldati.
Secondo quanto riferito, i funzionari hanno anche visto un aumento degli sforzi di propaganda attraverso l’uso di rappresentanti e media per denigrare l’Ucraina e la NATO di fronte a una possibile invasione.
Le tensioni tra Russia e Ucraina non sono una novità. Nel 2014, la Russia ha annesso la penisola di Crimea in Ucraina e poco dopo ha iniziato a sostenere una rivolta separatista nell’Ucraina orientale; che ha causato la morte di 14 persone in combattimenti periodici.
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