Istat: l’inflazione raggiunge il picco in nove anni.
A partire da ottobre 2021, i prezzi in Italia sono aumentati dello 0,7% nell’ultimo mese. A dichiararlo è stato l’ISTAT, ovvero l’Istituto Nazionale di statistica.
Il tasso di inflazione è in aumento per il quarto mese consecutivo. L’inflazione annuale è già del 3% – questo è il tasso più alto da settembre 2012 (allora era del 3,2%).
Il motivo principale dell'”accelerazione” è l’aumento dei prezzi dell’energia, ricordano gli statistici.
La quarantena nazionale in Italia è durata da marzo a maggio 2020. Le autorità hanno ricominciato a limitare l’attività economica – ma già in frammenti – con l’arrivo della “seconda ondata” nell’autunno del 2020.
l’Italia ha perso decine di miliardi di euro a causa della mancanza di turisti, della diminuzione della produzione e delle esportazioni.
A fine anno, il PIL è diminuito l camping dell’8,9 %, mentre il debito pubblico è cresciuto di oltre il 20% del PIL, superando la soglia del 155% del PIL.
Istat: l’inflazione raggiunge il picco in nove anni.
Il numero dei disoccupati, secondo le stime degli esperti, è cresciuto di oltre un milione, per lo più cittadini con contratti a tempo determinato e “griggi”, impiegati nel turismo, nella ristorazione pubblica e nel commercio.
Ufficialmente, il numero di posti di lavoro occupati è diminuito di 945 mila.
Nell’aprile 2021, l’Italia ha chiesto contributi per il “restauro” e prestiti UE. È stato approvato nell’estate del 2021.
I fondi (191 miliardi di euro, di cui 122 miliardi di prestiti) devono essere rateizzati fino al 2026 compreso.
Secondo le previsioni del governo, nel 2021 la ripresa della crescita del PIL sarà di circa il 5-6%.
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