La campagna di vaccinazione in Italia va più veloce che nell’Unione Europea. Il tasso di vaccinazione contro il coronavirus in Italia è attualmente superiore alla media dell’Unione europea.
Ad affermarlo è stato il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, parlando in parlamento.
Il Capo del Governo Draghi ha osservato che, sebbene l’inizio della campagna di vaccinazione contro il coronavirus in Europa sia stato piuttosto lento, alla fine “ha dato risultati molto soddisfacenti”.
Il Premier Mario Draghi Ha anche osservato che oggi in Italia l’86% delle persone di 12 anni e più ha ricevuto almeno una dose e l’81% ha ricevuto entrambe le dosi.
“Voglio ringraziare tutti i cittadini”, ha proseguito il presidente del Consiglio, “che hanno fatto una scelta a favore della vaccinazione, in particolare i giovani e giovanissimi, nonché coloro che nelle scorse settimane hanno deciso di farlo, superando i dubbi”.
Draghi ha ricordato che negli ultimi quattro mesi l’Italia ha vaccinato circa la metà della popolazione del Paese di età superiore ai 12 anni.
Il Premier ha anche osservato che l’Unione Europea dovrebbe aumentare la fornitura di vaccini ai paesi più vulnerabili. Secondo Draghi, i paesi europei dovrebbero aumentare gli investimenti in scienza e ricerca, che in precedenza consentivano di creare vaccini efficaci in pochi mesi.
Ricordiamo che l’Italia ha le misure restrittive più dure dell’Unione Europea. Infatti, dal 15 ottobre per tutti i lavoratori italiani per accedere al posto di lavoro; è obbligatorio presentare un certificato di vaccinazione o un test PCR negativo.
Ricordiamo inoltre che dal 15 ottobre, nei porti di Trieste e Genova, ci sono stati massicci scioperi dei lavoratori portuali che rifiutano di farsi vaccinare. Bloccano l’accesso ai porti e si rifiutano di accettare e inviare merci.
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