La moneta lanciata alla "Fontana di Trevi" porta fortuna per il G20!

La moneta lanciata alla “Fontana di Trevi” porta fortuna per il G20!

Hanno fissato un tetto per il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius e impegnandosi a zero emissioni di carbonio entro la metà di questo secolo.

I leader dei paesi più ricchi del mondo, il G20, sono diventati superstiziosi quando hanno lanciato una moneta alla “Fontana di Trevi” di Roma insieme a un augurio come vuole la tradizione.

Hanno raggiunto un accordo sulla questione più importante, fissato un tetto per il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius, un impegno globale preso nel 2015 con l’accordo di Parigi e impegnato a zero emissioni di carbonio entro la metà di questo secolo.

Il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ha dichiarato: “Vinciamo o perdiamo insieme. “Come G20, abbiamo la responsabilità di mostrare la nostra leadership e guidare il mondo verso un futuro migliore”.

I leader hanno deciso di fare di più per aiutare i paesi poveri a combattere la pandemia di coronavirus.

Hanno anche fissato l’obiettivo di immunizzare il 40% della popolazione mondiale entro la fine di quest’anno e per il livello di vaccinazione anti-COVID raggiungere il 70% entro la metà del 2022.

Un’altra controversia che secondo la dichiarazione alla fine del vertice sta andando la soluzione è quella per la pesca tra il Regno Unito e la Francia.

Le tensioni si sono allentate anche tra i presidenti Recep Tayyip Erdogan ed Emmanuel Macron, seduti uno di fronte all’altro al vertice del G20 a Ma scettico nella sua dichiarazione, il primo ministro britannico Boris Johnson ha detto ai leader che le promesse dei leader sono gocce in un oceano in rapido riscaldamento e da oggi hanno cominciato a sembrare vuote.

Il carbone, tuttavia, rimane una delle principali questioni di disaccordo.

I membri del G-20 Cina e India hanno resistito ai tentativi di presentare una dichiarazione sulla graduale eliminazione del consumo interno di carbone.

Né il presidente cinese Xi Jinping né il presidente russo Vladimir Putin erano a Roma per il vertice, unendosi ai leader tramite collegamento video.

La loro assenza ha sollevato preoccupazioni sul fatto che un accordo non sarebbe stato facile da raggiungere.

Putin ha affermato che il suo piano era “non solo quello di raggiungere la neutralità del carbonio, ma di garantire che entro i prossimi tre decenni, la quantità di emissioni di gas serra in Russia sia inferiore a quella dei nostri vicini e colleghi nell’UE”.

La comunicazione fatta al termine del vertice parla di divieto di finanziamento internazionale di nuove centrali a carbone entro la fine di quest’anno, un messaggio forte per Cina, Russia e India, i Paesi dipendenti dal carbone.

Nella prima giornata del vertice si è puntato su Covid e pandemia, dove è stato raggiunto un accordo su un’aliquota fiscale globale; dove gli utili delle grandi imprese saranno tassati almeno del 15%.

Il 31 ottobre Halloween conduce i leader da Roma a Glasgow, in Scozia, fino al 12 novembre.

Lì si terrà il vertice OKBCOP26 sui cambiamenti climatici. E per questo Boris Johnson ha detto che “Se Glasgow fallisce, allora fallisce tutto il lavoro”. La moneta lanciata alla “Fontana di Trevi” porta fortuna per il G20!

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