Migranti soccorsi nel Mediterraneo dalla nave della Ong: in 800 cercano un porto sicuro. Una nave della Ong tedesca Sea-Eye è venuta ha soccorso circa 800 migranti nel Mediterraneo in meno di 48 ore.
Il 5 novembre una nave umanitaria con a bordo circa 800 migranti soccorsi nel Mediterraneo ha chiesto all’Italia di concederle un porto sicuro per sbarcare, in un momento in cui i tentativi di attraversamento aumentavano.
Il 4 novembre, durante un incontro a Roma con il commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders, il ministro dell’Interno italiano Luciana Lamorgese ha chiesto aiuto all’Unione europea di fronte al costante afflusso di migranti.
“In sole 48 ore, il nostro equipaggio ha salvato più di 800 persone”, ha twittato l’ONG tedesca Sea-Eye, la cui nave Sea-Eye 4 si stava avvicinando oggi alla Sicilia.
“Tra i sopravvissuti ci sono bambini, donne incinte e feriti. Per tutti dobbiamo porre fine immediatamente alla situazione eccezionale a bordo.
Abbiamo bisogno di un porto sicuro!” ha detto in collegamento con la nave Sea-Eye 4, che è diretta verso l’isola di Sicilia.
Migranti soccorsi nel Mediterraneo dalla nave della Ong: in 800 cercano un porto sicuro
La nave stava già trasportando quasi 400 persone prese in salvo in mare quando giovedì si è precipitata a salvare altre 400 persone stipate in una barca di legno.
I servizi di soccorso maltesi, sebbene responsabili delle emergenze marittime nell’area, “non hanno risposto a nessuna delle richieste di aiuto”, ha affermato Sea-Eye.
L’Italia è uno dei principali punti di ingresso in Europa per i migranti dal Nord Africa, principalmente dalla Libia e dalla Tunisia, con decine di migliaia di persone che tentano ogni anno di attraversare il Mediterraneo centrale.
il ministero dell’Interno, quest’anno sono sbarcati in Italia quasi 55mila migranti, contro i 30mila dell’anno scorso.
Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha incontrato giovedì a Roma il commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders; dicendogli che era “ingiusto” per l’Italia accettare tutti i nuovi arrivati, soprattutto in una pandemia .
“Abbiamo bisogno di una forte solidarietà dall’Europa per consentire la ridistribuzione dei migranti che arrivano in Italia”; ha detto il Ministro.
A differenza del 2014-2017, quando oltre il 90% dei migranti arrivati in Italia proveniva dalla Libia; ora gli arrivi sono “ben distribuiti” tra Libia e Tunisia, secondo Matteo Villa dell’Istituto italiano per gli studi di politica internazionale (Ispi).
Ha citato il numero di migranti provenienti da Turchia, Grecia e Albania; aggiungendo che le partenze sono state causate dalla pandemia di coronavirus, dalla recessione economica e dall’instabilità politica.
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