Ognissanti: perché si festeggia il 1 novembre

Ognissanti: perché si festeggia il 1 novembre

Esistente fin dai primi secoli della Chiesa, si celebrava originariamente nel mese di maggio. Oggi è festa in Italia in occasione della festa di Ognissanti.

La festa di Ognissanti risale ai primi secoli della Chiesa, quando si celebrava la prima domenica dopo Pentecoste (è così ancora oggi nelle chiese orientali).

Papa Bonifacio IV nel 610 stabilì la festa il 13 maggio e la collegò, in particolare, alla commemorazione dei martiri cristiani.

Nell’835, papa Gregorio IV fece di Ognissanti una festa religiosa e la istituì il 1° novembre. La chiesa ha così “inghiottito” due antiche feste pagane: la festa romana in onore di Pomona, dea dei frutti e dei frutteti, e Samhain, il capodanno celtico, da cui ha avuto origine Halloween nel mondo anglosassone.

Tuttavia, fu solo nel 1475 che papa Sisto IV rese obbligatorio il giorno di Ognissanti per tutta la cristianità.

Il nuovo calendario liturgico del Concilio Vaticano II considera il giorno di Tutti i Santi una festa solenne e riconosciuta dallo Stato: in esso la Chiesa «annunzia il mistero pasquale realizzato nei santi che hanno sofferto con Cristo e con lui sono stati glorificati».

Oggi e domani gli italiani si recano nei cimiteri per ricordare i propri cari e gli amici defunti. Ognissanti: perché si festeggia il 1 novembre

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