Ridotto a mille euro il limite all’utilizzo del denaro contante
In Italia, dal 1 gennaio del prossimo anno, il limite per i pagamenti in contanti sarà ridotto da duemila a mille euro.
Questa decisione è stata presa nel lontano 2019 e formalizzata da un decreto fiscale, entrato a far parte della manovra di bilancio 2020, elaborata dal secondo governo di Giuseppe Conte.
La riduzione, effettuata nell’ambito della lotta agli evasori fiscali, viene effettuata in due fasi.
La prima si è conclusa a luglio dello scorso anno, quando la soglia, che era stata innalzata a 2.999,99 euro dal 1° gennaio 2016, dal Consiglio dei ministri sotto la guida di Matteo Renzi, per rilanciare i consumi nel Paese, è stata ridotta a euro. 1999.99.
Ora è ridotto a 999,99 euro. Negli ultimi 20 anni, i limiti di cassa in Italia sono cambiati nove volte, cinque delle quali nell’ultimo decennio.
Ridotto a mille euro il limite all’utilizzo del denaro contante
L’opposizione al governo di Mario Draghi, “Fratelli d’Italia”, si è opposta a qualsiasi restrizione all’uso del contante, che ha presentato il 13 dicembre un emendamento al disegno di legge di bilancio per il prossimo anno.
Il partito di Giorgia Meloni, sottolinea che i limiti di cassa sono inefficaci nella lotta all’evasione fiscale, poiché la principale responsabilità di ciò non è dei piccoli commercianti e artigiani, ma delle grandi società internazionali.
Inoltre, i pagamenti elettronici fanno il gioco delle banche che applicano commissioni elevate per le transazioni.
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