Severe restrizioni per chi non è vaccinato contro

Severe restrizioni per chi non è vaccinato contro il coronavirus

Le severe restrizioni sul coronavirus sono entrate in vigore in Italia a partire da oggi, vietando a molte persone non vaccinate di visitare molti luoghi pubblici.

Da oggi solo coloro che sono stati vaccinati o guariti dal covid-19 possono mangiare al chiuso nei ristoranti, andare al cinema e assistere alle partite di calcio allo stadio.

Queste regole, adottate dal governo del presidente del Consiglio Mario Draghi alla fine del mese scorso, rimarranno in vigore fino al 15 gennaio.

Inoltre, si stanno inasprendo le regole sui trasporti pubblici e sugli hotel. Finora il green pass era necessario solo per viaggiare sui treni a lunga percorrenza. Da oggi è obbligatorio anche su metro, autobus e treni regionali.

I bambini di età inferiore ai 12 anni sono esentati dall’obbligo in quanto non possono ancora essere vaccinati. Secondo i piani del governo, questo dovrebbe essere possibile dal 16 dicembre.

Dal 15 dicembre entrerà in vigore l’obbligo di vaccinazione per gli operatori scolastici, nonché per il personale di polizia e militare.

Da oggi, 6 dicembre, sono entrate in vigore le nuove prescrizioni anti-contagio con l’introduzione del Super Green Pass.

Questo documento viene rilasciato per 270 giorni sulla base dell’avvenuta vaccinazione contro il covid-19 o di un certificato di avvenuta guarigione da covid-19.

Severe restrizioni per chi non è vaccinato contro il coronavirus

Il Super Green Pass consente di partecipare a eventi pubblici e sportivi, sale da concerto, teatri, discoteche, bar e ristoranti al coperto. Infine, per utilizzare i mezzi pubblici urbani e regionali, ci vorrà il green pass ordinario che può essere ricevuto dai cittadini non vaccinati in base ai risultati di un test PCR.

Tuttavia, la validità di tale documento è notevolmente limitata: dà il diritto di accedere a edifici per uffici, negozi di alimentari e farmacie.

Puoi anche effettuare il check-in negli hotel con un pass di base. Le nuove regole sono introdotte fino al 15 gennaio, ma possono poi essere prorogate, ma tutto dipenderà dalla situazione epidemiologica italiana.

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