Smartphone tablet e computer: gli italiani e l’uso di strumenti e piattaforme elettroniche.
La pandemia ha accelerato l’uso di strumenti e piattaforme elettroniche, secondo una ricerca condotta dal Censis in collaborazione con Lenovo.
Ma il divario digitale si allarga, sia in termini di infrastrutture di rete che di competenze che mancano per 24 milioni di cittadini. Cinque anni di innovazione in uno, 2020.
Un anno di blocco, formazione a distanza, telelavoro e telelavoro in generale. Lo sviluppo accelerato della tecnologia digitale ha portato il 91,5% degli italiani ad accedere regolarmente a Internet.
Il 74,4% lo fa utilizzando due o più dispositivi: smartphone, PC, tablet, smart TV e console di gioco sono diventati strumenti quotidiani.
Un terzo dei giovani (18-34 anni) utilizza almeno quattro dispositivi (22,9% – la media italiana). Ma se la strada verso il mondo online si sta allargando, sono ancora molti quelli che stentano ancora a percorrerla.
Infatti, il rapporto “La vita digitale degli italiani”, realizzato dal Censis in collaborazione con Lenovo afferma che:
13,2 milioni di persone hanno problemi di connessione a internet (4,3 completamente disabili), e 24 milioni, avendo difficoltà ad usarlo.
L’8,5% del Paese che non ha connettività comprende gli anziani e coloro che vivono in “zone bianche” dove il segnale non arriva. Oltre ai problemi infrastrutturali, c’è anche una carenza di personale qualificato.
“Dobbiamo puntare alla convergenza tra strumenti e utenti”, ha spiegato Emanuele Baldi, CEO di Lenovo Italia. “Da un lato la tecnologia deve diventare più intelligente e abbassare la soglia di accesso, dall’altro le aziende devono lavorare sul campo per diffondere una maggiore consapevolezza tra la popolazione.
I dati forniti dal Censis mostrano che il 70,4% delle persone nel Paese è convinto che la tecnologia digitale abbia migliorato la propria vita, e il 69,4% di chi è connesso ha piena fiducia nell’esecuzione sicura di transazioni “delicate”, come i pagamenti e il uso dell’identità digitale.
Ma c’è chi ancora non “si sente a proprio agio”: più di un terzo della popolazione non è abbastanza alfabetizzata. Secondo il rapporto:
9 milioni di italiani lamentano problemi nell’utilizzo di strumenti di messaggistica come WhatsApp:
8 milioni non sanno usare Facebook e Instagram e 7 milioni non hanno ancora familiarità con la navigazione web.
Una sorta di immaturità che si nota nelle abitudini d’uso. Se è vero che esiste una sorta di “affinità digitale” nelle famiglie italiane:
Il 7% delle coppie usa account e password condivisi, mentre 19 milioni lamentano fastidio per l’utilizzo inappropriato di strumenti e piattaforme da parte dei propri partner.
Il principale reo è ovviamente lo smartphone (14 milioni), così come i contenuti postati sui social (8 milioni ). 6 milioni hanno ammesso di aver spiato i social del partner.
L’ultimo dato definisce il rapporto con la tecnologia digitale, ancora da calibrare: il 25,5% degli italiani che va online lo fa di notte, e il 40% dei giovani va online dopo la mezzanotte. che stavano spiando i social media del loro partner.
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