Vino: Portofino e le cantine sottomarine
L’Area Marina Protetta di Portofino a Cala degli Inglesi diventa un laboratorio per l’invecchiamento subacqueo di vini e distillati.
Sommerse 4.500 bottiglie che torneranno in superficie nell’aprile 2022. Le operazioni sono gestite da Jamin, startup fondata nel 2018 con 9 dipendenti; con un fatturato di 500.000 euro nel 2021 e una previsione al 2022 di 1,8 milioni di euro.
Nel contempo è stato anche recuperato un nuovo lotto di Champagne Underwater -52 che era stato sommerso in mare qualche mese fa.
Il pioniere in questa zona è Piero Lugano, titolare della cantina Bisson, che matura in mare il suo spumante Abissi.
Il progetto di Jamin è sostenuto dalla Facoltà di Scienze e Tecnologie Agrarie dell’Università di Firenze e dall’Associazione Italiana Sommelier.
L’obiettivo dell’esperimento è sviluppare questa nuova categoria di prodotti con i vini conservati in una cantina subacquei in mare.
Questi vini subacquei, secondo gli esperti, hanno delle proprietà organolettiche, gustative e olfattive diverse e sorprendenti rispetto ai vini maturati nelle cantine tradizionali.
Vino: Portofino e le cantine sottomarine con Jamin che offre il suo know-how alle cantine.
Le etichette sommerse includono Tenuta Campo al Signore Bolgheri, Niasca Portofino Vermentino dal Monte di Portofino DOC. Ed ancora: La Cappelletta Portofino DOC della Duchessa Natalia Grosvenor, Piero Dry Gin, Francesco Intorcia Marsala, Primaterra Vini dell’Etna.
Un totale di 279 partner finanziari si sono affidati al progetto Jamin grazie a Mamacrowd. Quest’ultima è una piattaforma di investimento in crowdfunding. Infatti ha già investito oltre 600.000 euro per questo progetto innovativo di Portofino. L’obiettivo è aprire cantine sottomarine in tutta Italia.
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